domenica 13 febbraio 2011

Il vero battesimo cristiano



Parlando di “battesimo” la nostra mente viene subito proiettata verso quel rito nel quale un sacerdote bagna la fronte del neonato, appena dopo qualche giorno dalla sua nascita.
Nonostante questo sia l’immaginario comune, è davvero questa la modalità con cui i primi cristiani venivano battezzati? Questa pratica del battesimo dei neonati per aspersione (bagnando solo la fronte) corrisponde a quello che Gesù insegnò ai suoi discepoli? Cosa ne pensa la Bibbia?

ASPERSIONE O IMMERSIONE?
La parola “battezzare” utilizzata appunto nella formula battesimale, significa letteralmente “immergere”; ed effettivamente anche le chiese che battezzano per aspersione (bagnare solo la fronte) riconoscono che, in origine, il metodo utilizzato dai primi cristiani era proprio l’immersione. Vi sono inoltre buone ragioni per credere che i Giudei del tempo apostolico intendessero il battesimo come una immersione; essi infatti conoscevano già il “battesimo dei proseliti”, che significava la conversione di un pagano al giudaesimo; il convertito stava in piedi nell’acqua fino al collo mentre gli veniva letta la Legge ebraica; dopo di che lo si immergeva nell’acqua, indicando così che era stato purificato da ogni contaminazione del paganesimo.

IL CANDIDATO.

Chi può essere battezzato? L’indicazione di Gesù è chiara e non lascia spazio a diverse interpretazioni: Andate per tutto il mondo e predicate l'evangelo ad ogni creatura; chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non ha creduto sarà condannato» (Evangelo di Marco, 16:15). Può essere battezzato solamente chi ha, in precedenza, creduto. Tutti coloro che si sono sinceramente pentiti dei loro peccati ed esercitano una fede vivente nel Signore Gesù, sono idonei a ricevere il battesimo. Dal momento che i bambini sono innocenti, e non hanno peccati dei quali pentirsi, non possono nemmeno esercitare una fede per credere e vengono quindi logicamente esclusi dal battesimo in acqua. Inoltre è utile considerare che in diversi casi la Bibbia riporta, nel Nuovo Testamento, episodi di battesimi e in nessun caso vengono battezzati dei bambini; ma solamente adulti consenzienti e consapevoli della loro scelta; Gesù stesso fu battezzato per immersione all'età di 30 anni. Il pedobattesimo (battesimo dei bambini) è quindi una pratica basata solamente una tradizione, in aperto contrasto con la Bibbia, che si è fatta strada all’interno della chiesa solamente a partire dal III-IV secolo.

IL SIGNIFICATO

Il battesimo in acqua, da adulti e per immersione, non agisce comunque in maniera “magica” e non ha in sé alcuna potenza di salvare. Il significato del battesimo ha quindi un valore simbolico, con il quale il credente che abbraccia la fede in Cristo Gesù si unisce alla chiesa di Dio, con questo atto di ubbidienza alla sua volontà. Pertanto, le persone non sono battezzate affinché siano salvate, ma sono battezzate perché sono state salvate. Questo ordinamento di Gesù (o sacramento) non è quindi indispensabile alla salvezza, ma è indispensabile per una vita di completa ubbidienza alla Parola di Dio. Come l’elezione di un Presidente è completa con il suo insediamento, così un cristiano già “eletto” (salvato) attraverso il battesimo entra a far parte a tutti gli effetti di una comunità cristiana.
Il battesimo, attraverso i due momento che lo caratterizzano, l’immersione e la riemersione, rappresenta quindi esteriormente l’opera che Dio ha già compiuto interiormente: la “morte” al peccato (immersione), ovvero il desiderio di non voler più vivere lontano dalla fede in Dio, e la nuova nascita (riemersione) ad una vita di obbedienza alla volontà del Signore.

In conclusione, la domanda che coloro che si professano “cristiani” dovrebbero porsi è questa: può una “tradizione di uomini” abolire e contrastare quello che è il chiaro volere di Dio, espresso tramite la Bibbia?

www.chiesaevangelicalugo.org

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