mercoledì 29 giugno 2011

TU SEI PRONTO?


Preannunciare eventi apocalittici, distruzioni del mondo e catastrofi naturali è ormai all’ordine del giorno. Dai Maya a Nostradamus, dalle religioni moderne agli scienziati: ognuno proclama il proprio e personale “tempo della fine”.
La Bibbia sostiene con certezza assoluta che Gesù Cristo, il Figlio di Dio, colui che è morto e risorto per i peccati dell’umanità, ritornerà dal cielo per prendere con sé la Sua chiesa e giudicare il mondo.
Potrebbe sembrarti la trama di un romanzo fantasy, forse sorridi davanti a queste parole, ma la Sacra Scrittura, che sempre si è dimostrata attendibile, dichiara questa verità con estrema determinazione.
La venuta di Gesù sulla terra, oltre 2000 anni fa, era stata preannunciata da numerosi profeti e sebbene pochi vi credessero, questa si è verificata. Nel Nuovo Testamento la seconda venuta di Gesù, ovvero il suo ritorno, è menzionata oltre 300 volte; libri interi ed interi capitoli le sono dedicati. La seconda venuta di Gesù è sicuramente uno tra i più importanti argomenti della Bibbia.

I discepoli avevano gli occhi fissi al cielo, mentre egli se ne andava, e due uomini in vesti bianche si presentarono a loro e dissero: "Uomini di Galilea, perché state a guardare verso il cielo? Questo Gesú, che vi è stato tolto, ed è stato elevato in cielo, ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo" (Atti 1:10-11).


                                                      COME?
Come avverrà questo momento, generalmente conosciuto con il nome di avvento?
Il ritorno di Gesù si concretizzerà in due momenti principali: il “rapimento” dei credenti ed il giudizio dei non credenti. Perché davanti a Dio non esistono classificazioni razziali, nazionali, ideologiche o politiche, ma gli uomini si suddividono solamente a seconda della condizione della loro anima in salvati e non salvati. Al momento del ritorno di Gesù i salvati, ovvero coloro che hanno ricevuto Cristo Gesù e la sua opera nella propria vita, verranno rapiti nel cielo. L’apostolo Paolo si esprime in questo modo: Poiché questo vi diciamo mediante la parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono addormentati; perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d'arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell'aria; e cosí saremo sempre con il Signore. (I Tess. 4:15-17). Quale gloriosa promessa! Ancora Gesù stesso afferma: “Quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo, tornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi” (Giov. 14:3). Ancora, sempre Gesù dice:  “Allora si vedrà il Figlio dell'uomo venire sulle nuvole con grande potenza e gloria. Ed egli manderà gli angeli a raccogliere i suoi eletti dai quattro venti, dall'estremo della terra all'estremo del cielo” (Mar. 13:26)
Il ritorno di Gesù sarà un momento sublime nel quale la vera chiesa, paragonata ad una Sposa andrà incontro al suo Sposo, il Figlio di Dio per celebrare delle nozze che dureranno per sempre.
Tuttavia, per coloro che hanno rifiutato la Grazia di Dio o vissuto una religiosità superficiale , il ritorno di Gesù rappresenterà un momento di terribile angoscia. Cristo non sarà più come “un agnello umile, muto davanti a chi lo tosa”, ma verrà come Re dei re e Signore dei signori per giudicare il mondo e retribuire ciascuno secondo il suo operato. In quel giorno la Bibbia parla di un “pianto ed uno stridore di denti” che non conoscerà pace.
Oggi, amico/a, è il tempo della Grazia. Oggi le braccia della misericordia di Dio sono aperte per riceverti. Oggi, per te, non c’è giudizio, ma perdono; non c’è condanna, ma vita eterna. Non aspettare a ricevere Cristo nella tua vita, perché non sai per quanto tempo questo sarà ancora possibile!

QUANDO?
Abbiamo visto Come e Chi riguarderà il ritorno di Gesù; ma quando avverranno queste cose?
Come abbiamo detto nell’introduzione, gli uomini hanno fatto (e fanno ancora oggi) innumerevole tentativi di stabilire il momento in cui il Figlio di Dio tornerà. La Bibbia insegna chiaramente che non è possibile stabilire il momento della sua seconda venuta. Infatti è scritto (a più riprese) che quanto a quel giorno e a quell'ora, nessuno li sa, neppure gli angeli del cielo, neppure il Figlio, ma solo il Padre. State in guardia, vegliate, poiché non sapete quando sarà quel momento.(Mar. 13:32-33).
A nessuno è dato di sapere quando si verificherà questo evento, sebbene la Bibbia e gli eventi che ci circondano fanno ben pensare che questo non sia molto lontano. Ogni vero credente dovrebbe vivere la propria vita come se Gesù tornasse oggi: sempre pronti, sempre fedeli.
Una cosa è certa, ogni giorno che passa il ritorno di Cristo è più vicino: Gesù è alle porte.
Tu sei pronto? Il tuo destino eterno dipende da te. La porta è aperta, ma potrebbe essere solamente per oggi. Accetta l’invito di Dio, non rimandare, perché Gesù sta per tornare.


lunedì 20 giugno 2011

IL PRIMO POSTO


Ognuno di noi possiede un determinato insieme di valori e convinzioni. Sono proprio questi valori e queste convinzioni a dare significato alla nostra esistenza, al nostro tempo, alle nostre risorse ed energie. Famiglia, lavoro, realizzazione personale, hobbies, sono solamente alcuni esempi di quelli che potremmo definire i “principi fondamentali” di una vita equilibrata.
A stabilire la nostra condotta tuttavia, non è solamente la scelta di quali valori promuovere, ma anche (e soprattutto) le priorità che ad essi attribuiamo.
Ad esempio, “famiglia” e “lavoro” potrebbero essere entrambi degli elementi importanti, ma a seconda della priorità che viene loro assegnata, verranno effettuate scelte differenti. Se il lavoro viene prima della famiglia, si potrebbe sacrificare una uscita con i propri figli in cambio di una promozione. Viceversa, se la famiglia viene considerata una priorità maggiore, si potrebbe rifiutare un aumento di stipendio per avere la possibilità di trascorre più tempo con il proprio coniuge.
Le priorità che attribuiamo alle nostre convinzioni sono fondamentali. 

E Dio, il tuo Creatore, che posto occupa nella classifica dei tuoi valori?


UNA POSIZIONE SCOMODA
“Tutto sommato, io credo che Dio esista”
“Ogni tanto vado in chiesa”
“Ritengo vere alcune cose scritte nella Bibbia, ma non tutte”

Probabilmente molte persone si riconoscono in espressioni simili a queste. Dio e la spiritualità hanno effettivamente un posto nella personale scala di valori, ma è una posizione marginale.
Quanti potrebbero invece affermare che “Dio è il TUTTO della mia vita”? Oppure, quanti potrebbero sostenere fieramente che “Dio non è semplicemente una parte della mia esistenza, bensì il centro stesso su cui ruotano tutte le mie scelte”?
Caro amico/a, è importante che tu sappia qualcosa di fondamentale:

Se Dio non ha il primo posto delle tue priorità, non avrà nessun posto nella tua vita.

Dio non si accontenta del secondo posto. Non ha certamente bisogno che tu “lo accontenti” dedicandogli il superfluo del tuo tempo e delle tue energie, cercando magari di placare la tua coscienza. L’Eterno non accetterà mai parte del tuo cuore, parte della tua anima o parte delle tue forza, ma la Bibbia afferma: 
Tu amerai il Signore, il tuo Dio, con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutte le tue forze”. (Deuteronomio 6:5).
Queste parole potranno sembrarti dure, ma se al primo posto della tua vita c’è la tua famiglia, il tuo lavoro, o forse la tua persona stessa, allora devi sapere che anche la religiosità che pratichi, qualunque essa sia, sarà solamente un bell'abito di formalità, privo di qualsiasi sostanza che certamente non ti condurrà alla vita eterna.
Dio non può essere un accessorio della tua vita ed essere cristiano non significa vivere una religiosità mediocre, superficiale, condita delle proprie convinzioni personali.


UNA NUOVA VISIONE
Non è certamente facile togliere la prima priorità della vita per lasciare quel posto a Dio. Il punto fondamentale, a volte difficile da comprendere, è che tutto il vero cristianesimo insegnato da Gesù non è facile. Si basa sulla rinuncia di sé stessi, sull’amore e sul perdono dei nemici, su scelte difficili ed impopolari, sulla derisione di chi ci sta attorno, perchè il cristiano vive controcorrente.
Se stai praticando un cristianesimo facile e confortevole, senza difficoltà ed ostacoli, sappi che molto probabilmente è un cristianesimo lontano dal “progetto” di Cristo: comodo, ma inutile.
Collocare Dio al primo posto della vita è difficile, forse umanamente impossibile. Ed è proprio per questo che Dio stesso, attraverso la sua meravigliosa Grazia, rende l’uomo capace di amarLo veramente.
Oggi, se il Signore occupa un posto secondario della tua vita e questo ti porta a vivere una religiosità priva di qualsiasi spessore e concretezza, sappi che Dio è pronto a fare qualcosa per te se tu sarai disposto a riceverlo.
Scopri nella Bibbia cosa Dio desidera da te e, dove ti trovi, prega che Lui si faccia conoscere realmente nella tua vita, offrigli il primo posto nel tuo cuore e nelle tue priorità.


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