sabato 26 febbraio 2011

Qual è il modo migliore per avvicinarsi alla lettura della Bibbia?



La domanda potrebbe apparire banale, ma in realtà è di fondamentale importanza. Molti infatti si rivolgono alla Bibbia come se dovessero leggere un romanzo, dimenticandosi che essa non è un semplice libro, ma “il libro” per eccellenza. Occorre quindi avvicinarsi alla Bibbia con una attitudine di fede, allora essa rivelerà quanto non conosciamo, ci eleverà, ci allontanerà dai dubbi più atroci, ci aiuterà a comprendere meglio noi stessi e il prossimo, ci aprirà nuovi orizzonti e ci farà vivere una vita migliore.

UN METODO VALIDO

Chi legge la Bibbia con una giusta attitudine scoprirà che non potrà farne più a meno, perché essa diventa “il pane della vita”. Perciò occorre:

     a)      Procurarsi una Bibbia scritta a caratteri grandi per una facile lettura, e in un linguaggio moderno. Molti infatti, nell’avvicinarsi alla lettura della Bibbia, riscontrano il problema di dover leggere da dei grossi volumi, pesanti, pieni di immagini e scritti con parole arcaiche. Non tutte le Bibbia sono così: esistono versioni “maneggevoli”, accurate e aggiornate al linguaggio contemporaneo. (Puoi richiederne una gratuitamente QUI);
b)      Stabilire un periodo ben definito di ogni giorno da dedicare alla lettura della Bibbia, da considerare come appuntamento quotidiano con Dio ed al quale non si può mancare;
c)       Leggere la Parola di Dio per il proprio sviluppo spirituale, ricordando che quanto si legge è il consiglio diretto ed immediato di Dio. In questo modo avremo la risposta ai problemi della nostra esistenza, anche i più intimi;
d)      Leggere con attenzione, chiedendosi: “Cosa vuole dirmi il Signore? Questo passo biblico cosa mi insegna?” Se saremo disposti ad imparare, Dio ci istruirà;
e)      Non leggere frettolosamente, cercando invece di immedesimarsi nell’evento biblico che si legge. Bisogna sempre ricordare che eventi e personaggi non sono miti né leggende o frutto della fantasia umana, per questo le esperienze bibliche sono una lezione sempre valida per ogni lettore.

DA DOVE COMINCIARE?
La Bibbia non deve essere letta come qualsiasi altro libro e cioè dal principio alla fine. La Bibbia è come una biblioteca, la biblioteca divina, nel quale si può cercare ciò che occorre. Il termine “Bibbia” significa letteralmente “i libri” ed infatti essa non è un libro, ma un insieme di 66 libri. A molti piacciono le biografie, e le Sacre Scritture ne sono piene. I personaggi descritti non sono mitizzati, ma presentati al naturale, per quello che erano, pregi e difetti. Ci sono storie avventurose come quelle di Mosè o Giuseppe, storie romantiche come quella di Ruth o Giacobbe. Se invece si amano le poesie, il libro più lungo della Bibbia, il libro dei Salmi, è tutto in poesia. Ancora, il libro dei Proverbi è una guida eccezionale per ogni aspetto ed attività della vita, e così via fino al Nuovo Testamento.

RIVOLGERSI AL NUOVO TESTAMENTO

Oltre che in 66 libri, la Bibbia si suddivide in due grandi sezioni: l’Antico ed il Nuovo Testamento. Il secondo gruppo parte con la nascita di Gesù, ed è quindi consigliabile partire nella lettura della Bibbia proprio dal Nuovo Testamento perché narra di eventi più vicini a noi; anche perché, come abbiamo detto, non è necessario leggere la Bibbia dall’inizio. Il libro di Marco potrebbe essere uno dei più indicati per iniziare questa lettura. Egli chiama il suo libro “Evangelo” che significa “Buona Notizia”. L’intero libro potrebbe essere letto in breve tempo e fornisce un resoconto sintetico della vita terrena del Salvatore. I vangeli di Matteo e di Luca aggiungono molti altri dettagli ed affascinanti episodi a quelli già descritti da Marco; come la nascita di Gesù o le penetranti parole dell’incomparabile Sermone sulla montagna. Nessuno ha mai superato Gesù come narratore. In Luca troviamo scritti alcuni dei suoi più bei racconti (le parabole), che sono episodi di vita quotidiana che hanno una applicazione spirituale ed eterna. Tra le più belle (e più note) ricordiamo ad esempio quella del Figlio Prodigo e del Buon Samaritano. Nel Vangelo di Giovanni viene narrata nel dettaglio la passione e la resurrezione di Gesù; quest’ultimo evangelo potrebbe essere considerato il cardine del messaggio di Cristo all’umanità, che si riassume nel verso 16 del capitolo 3 “Poiché Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unico Figlio, affinché chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia vita eterna”.  

La persone cercano costantemente risposte ai problemi ed agli interrogativi della vita. La Bibbia ha la risposta; Gesù Cristo è la risposta. Prendi anche tu l'impegno di leggere la Bibbia con la giusta attitudine, e scoprirai che Dio ha qualcosa da dire proprio a te.

(LIBERAMENTE tratto da "A Domanda Risponde", F. Toppi, Ediz. ADI-Media)





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